Sora,la città delle… “passerelle”

marzo 22, 2014


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Nella settimana più densa di avvenimenti nella politica nazionale, nella quale si profila un rapido cambio del Presidente del Consiglio, nel comprensorio sorano invece come ormai da molto tempo, con regolarità e senza stupore generale, si assiste e si tollera il solito via vai di autorità politiche.

Dalle celebri e spettacolari visite al nosocomio sorano della ex Presidente di Regione, Renata Polverini, che in piena emergenza benediva il modello Sora (?!), sottraendo però a causa della sua visita mezzi e uomini all’emergenza; passando per il Ministro Lorenzin, anch’essa occupata a rassicurare sulla presunta scure che dovrebbe colpire ancora una volta la sciagurata struttura sorana.

Infine, l’inaugurazione del centro servizi Leonardo, che ha ospitato la “strana coppia” Zingaretti, punta di diamante dei Democratici di sinistra, affiancato da Cippitelli, ex (?!) esponente del centrodestra locale, folgorato sulla via di Damasco nel febbraio scorso.

Sembrerebbe, ma nella realtà non è, che questa Città fosse oggetto di attenzioni “particolari” dei vari livelli di governo: invece, il bilancio è a saldi negativi e lo sfondo sociale a tinte scurissime Ne è una riprova tangibile e senza possibilità di appello, il recente accordo di programma presentato al Mise, contenente interventi per 91 milioni di euro (61 di competenza regionale), le cui risorse dovrebbero essere distribuite ai 31 Comuni dell’area industriale di Frosinone – Anagni – Fiuggi.

Orbene, ancora una volta uno schiaffo in pieno volto al territorio, l’ennesima occasione-speranza di rilancio persa, la prova incontrovertibile di debolezza non solo politica, ma di forma mentis, della popolazione e di una parte del ceto politico locale.

Puntualmente ad ogni tornata elettorale la Città è attraversata in lungo e in largo, da menestrelli pronti a dispensare le promesse più varie e mirabolanti, accompagnate sempre dai soliti mantra di rilancio e occupazione.

 A intervalli regolari, la città di Vittorio de Sica si trasforma in un set cinematografico. In questo set però non si gira un film, ma si gioca, senza rispetto e con superficialità con il destino di chi il territorio lo abita, colpevole o complice di non selezionare chi sappia “sponsorizzarli” ai piani alti e/o rappresentarli adeguatamente.

Al prossimo ciak…

 

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